DESCRIZIONE
Dal 3 al 14 maggio 2018 la Biblioteca "G. Bianca" di Avola (Sr) ospiter?? gli alunni di 14 classi quarte della scuola primaria, per sviluppare il progetto "Cuntu lu Cuntu...
picch?? sugnu cantastorie. Don Chisciotti e Sanciu Panza".
Ogni incotro comprende tre fasi.
Come per i cantastorie del passato, in un grande cartellone sono affissi in sequenza disegni da colorare che rappresentano le scene delle avventure dei due
personaggi protagonisti, Don Chisciotte e Sancio Pancia.
Nella prima fase, a pi?? voci, si leggeranno, si racconteranno e si rappresenteranno, seguendo il cartellone, le loro vicende in lingua siciliana.
Don Chisciotte eroe - non eroe e Sancio Pancia scudiero-contadino, in giro per il mondo, l'uno su di un cavallo magro, l'altro su di un ciuco, in cerca di avventure e di
gloria. La loro goffaggine e la loro spassosa vocazione alla sconfitta non riescono nemmeno per un attimo a scalfire o mettere in ombra la nobilt?? degli ideali, l'altruismo delle intenzioni "difendere i deboli, raddrizzare i torti ed eliminare il male del mondo".
La seconda fase prevede il laboratorio di pittura dei disegni del cartellone. Gli alunni coloreranno le diverse scene e al termine del lavoro verr?? ripristinato il cartellone
con la sequenza dei disegni.
Nella terza fase, i ragazzi diventeranno cantastorie perch?? saranno loro a riprendere e raccontare l'animo, la fede genuina e i fini altamente cavallereschi di
Don Chisciotti, il tutto in lingua siciliana.
Il dialetto siciliano, che si ?? formato nel corso dei millenni, ?? una lingua in continua evoluzione. E' inaccettabile che una lingua importante come il siciliano che si ?? formata e arricchita nei millenni e che ha resistito a tanti cambiamernti, sia oggi bistrattata e poco parlata e capita dalle nostre generazioni. Pertanto si invitano le nuove
generazioni a non abbandonarla, a tenerla sempre in vita per non dimenticare che la Sicila per tanto tempo ?? stata il luogo di incontro di diverse civilt??, di cui noi oggi conserviamo estremamente un indelebile ricordo.
Grande ?? il nostro patrimonio culturale, troppo grande perch?? esso possa essere rinnegato, annullato, dimenticato.
Occorre difendere le nostre tradizioni linguistiche prima che il tempo possa farne solamente un oggetto di memoria.
E non sar?? mai troppo tardi.