DESCRIZIONE
Ci ritrovammo per una selva oscura ch?? la diritta via era smarrita quando, come un aquilone illuminato che vola nel cielo notturno, mille colori illuminarono la nostra via: erano le parole dei libri che custodivamo tra le mani e ora abitano in noi.
Nel silenzio, il tremito di quella voce: era una voce che risuonava nuova a quegli studenti, era una voce sicura che evocava mondi nuovi e sconfinati, era una voce di Maggio.
Ci raccont?? che, ???come un bulimico divorerebbe qualsiasi cosa trovasse in casa???, essa divorava libri e divorava con gli occhi e con il cuore qualsiasi cosa laddove riconoscesse delle lettere. Fu la prima voce a raccontare di lei, poi ce ne fu un???altra, pi?? incerta perch?? dettata dall???emozione e ci raccont?? di terzine dantesche che possono salvare la vita; poi un???altra voce sottile ma decisa e coraggiosa ci ricord?? la difficile condizione, fatta di stenti, privazioni e vessazioni, dei ragazzi dell???Inghilterra della met?? dell???Ottocento; poi, ancora, due occhi vispi nei quali si poteva cogliere tutto il fascino delle saghe degli dei dell???Olimpo. Un???altra voce conquist?? l???attenzione di chi fatto non fu per viver come bruto ma per seguir virtute e canoscenza, e questa volta ci raccont?? di ???ancora novanta minuti d???aria e l???errore di essersi innamorati l???uno dell???altra???. E fu cos?? che la paura del buio scomparve; ogni secondo scandito da quelle voci regalava luce a quegli aeroplani di carta leggerissimi che ognuno degli alunni custodiva tra le mani: ognuno stringeva forte a s?? il proprio libro, quella macchina cos?? potente in grado di farci sentire proprio come un foglio di carta ben ripiegato su se stesso, liberi, eppur enormemente sapienti e veloci, spinti dal desiderio di superare la siepe e puntare lo sguardo verso l???infinito.