DESCRIZIONE
Nell’odierno contesto sociale, appare sempre più importante affrontare il disorientamento delle nuove generazioni, smarrite di fronte alla rapida e ineluttabile trasformazione di tutti i paradigmi socioculturali, considerati stabili fino a qualche tempo fa. Risulta allora più attuale che mai la considerazione espressa nell’antichità da Seneca, secondo cui la filosofia e più in generale la cultura non è finalizzata all’ostentazione, né è questione di parole ma di fatti. Ad indicare il ruolo pratico ed etico della conoscenza, che trascende il proprio stato teorico, per farsi monito ad agire, il sapere va inteso come strumento per coltivare la propria umanità; difatti, la cultura, piuttosto che promettere all’uomo la felicità come stato, dona la capacità di apprezzarla. Il progetto designato “Libri in viaggio”, consistente nell’organizzazione del Secondo Salone del Libro della città di Portici, ha proprio come scopo quello di valorizzare la capacità di interpretazione della realtà, strumento posto al servizio della collettività in una fase storica in cui si fa sempre più fatica ad individuare dati attendibili tra notizie fruite attraverso canali sempre meno controllati e controllabili; in una società i cui valori sono sempre più subordinati al consumo immediato di esperienze, oggetti e, purtroppo, di relazioni umane, occorre assolutamente mettere al centro di tutto l’essere umano e, soprattutto, i giovani esseri umani, corredandoli di un pensiero che li guidi e ispiri, evitando lo smarrirsi nell’accettazione passiva di un’informazione che viaggia al tempo di un tweet. Raccontare è un’arte, sosteneva Benjamin, capace di (ri)mettere in circolo le esperienze, sia quelle fatte da chi viene da lontano, sia quelle di chi è rimasto fedele alla propria terra, rendendo comunicabile e dunque attualizzando, qualcosa di profondamente arcaico, cioè «il lato epico della verità, la saggezza». Il salone del libro, attraverso incontri con autori, presentazioni di romanzi, saggi, poesia, laboratori di critical thinking e performance artistiche vuole consentire alla cittadinanza e a tutte le scuole del territorio di condividere saperi e abilità, di cui ognuno può essere contemporaneamente creatore e fruitore. Il progetto vuole essere vetrina di una didattica, che trascende l’ora cattedratica e opera formazione attraverso nuove modalità e nuovi linguaggi, con l’obiettivo di creare una comunità di ricerca, ossia di pensatori critici, che valorizzi le differenze individuali e promuova nei suoi membri una visione unitaria e insieme articolata del pensiero, in grado di abilitare alla comprensione di una società sempre più complessa.