DESCRIZIONE
In occasione del 150nario della morte di Alessandro Manzoni, Marina Marazza, giornalista e scrittrice dalla solida formazione storica, premio selezione Bancarella 202 1, svela aspetti inediti e privati di "don Lisander" attraverso una rilettura in chiave teatrale di brani tratti dal suo ultimo romanzo "Le due mogli di Manzoni".
"Che cosa amava Manzoni? La Storia, la letteratura, la sua Milano, la libertà, gli amici, la madre con la quale aveva un rapporto fin troppo stretto, le mogli (ne ebbe ben due), altre donne (ci sono lettere anonime), i figli? In questo reading a una voce l'autore de I Promessi sposi si mostra nella sua dimensione più intima grazie al racconto delle due consorti che sono state al suo fianco ben un quarto di secolo ciascuna. La prima, l’angelica bionda Enrichetta Blondel, che lo sposa a 16 anni per morire a poco più di 40, sfinita da 15 gravidanze. La seconda, la bruna e accorta Teresa Borri, che lui prende in moglie dopo essere rimasto vedovo. Teresa, colta, intelligente, smaliziata eppure innamoratissima, è vittima consapevole di quello che chiameremmo oggi un “amore tossico” e racconta in modo irresistibile i retroscena delle movimentatissime vicende di casa Manzoni, alle prese con un mostro di suocera, un marito affetto da gravissime nevrosi, 8 figli sopravvissuti e problematici e la inquietante “presenza” della precedente moglie defunta. Il tutto sullo sfondo della rutilante Milano ottocentesca e risorgimentale. Verdi, la Scala, le Cinque Giornate, gli eroi e i traditori, gli amori e le morti, personaggi celeberrimi svelati."