DESCRIZIONE
Nel 1942, in pieno conflitto mondiale, Benedetto Croce scrive un testo, "Perché non possiamo non dirci cristiani", che vuole essere un monito contro la barbarie che dilaga. Ecco, il nostro tempo, segnato drammaticamente da quella che il compianto Bergoglio definiva "terza guerra mondiale a pezzetti", ci interpella e ci chiede di porre un argine alla disumanizzazione planetaria. "Perché la filosofia?", il quesito che raccoglie questi quattro incontri, può trovare un'unica risposta: perché non possiamo non dirci umani. La filosofia, in questo senso, non è una disciplina, ma l'essenza dell'uomo: il suo porsi come domanda dell'universo a sé stesso.
Questa risposta riceverà una quadruplice articolazione. Una quadruplice articolazione che costituisce l'essenza del nuovo umanesimo: 1. Perché non possiamo dirci non femministi. 2. Perché non possiamo non dirci marxisti. 3. Perché non possiamo non dirci esistenzialisti. 4. Perché non possiamo non dirci cristiani. Il nuovo umanesimo deve essere femminista, marxista, esistenzialista e cristiano.
Si parte con un classico del pensiero femminista, "Sputiamo su Hegel" di Carla Lonzi, si prosegue con "Il manifesto del partito comunista" di Marx, con "L'esistenzialismo è un umanismo" di Sartre e, infine, con "L'ombra e la grazia" di Simone Weil.
OSPITI DELLA MANIFESTAZIONE
Marco Palladino, Antonio Moccia, Enrica Romano, Giuseppe Limone, Gisella D'Anna