DESCRIZIONE
Alla fine dell'Ottocento cominciano ad apparire alcuni romanzi dove la figura dell'intellettuale, il cui ruolo ?? andato in crisi nell'Italia postunitaria, viene celata sotto le vesti del personaggio dell'impiegato. Segno, questo, di una trasformazione sociale che ha ridotto la classe dei colti ad un ruolo subordinato, dopo che le grandi pulsioni ideali che avevano animato il nostro Risorgimento si sono affievolite nell'ambito di un sistema politico e governativo ormai strutturato.
A partire da un romanzo come Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi, dove il protagonista ?? solo velatamente una figura che rimanda alle capacit??, tipiche degli intellettuali, di interrogarsi sui grandi temi della vita e dei destini individuali, attraverso l???opera Una vita di Italo Svevo, in cui questo aspetto ?? molto pi?? evidente e narrato nella sua complessit??, si giunge al Rub?? di Giuseppe Antonio Borgese, che riflette su una serie di implicazioni sul ruolo del piccolo intellettuale di provincia in cerca di riscatto attraverso l???interventismo. Arrivati al periodo della Grande Guerra la riscossa degli intellettuali avviene attraverso il canale delle riviste letterarie, che diventano lo strumento di propaganda di una visione del mondo che vorrebbe rappresentare una ipotesi di rinnovamento della cultura italiana, almeno fino a quando il trionfo del fascismo comincia a mettere a tacere le voci pi?? originali ed autonome.