DESCRIZIONE
Incontro con Gino Cecchettin e il suo “Cara Giulia”.
Fasi: lettura di “Cara Giulia”, produzione di un testo scritto o grafico ispirato al libro e realizzazione di un volume che raccolga tutti i contributi.
Gino Cecchettin conclude il suo “Cara Giulia”, dicendo che il libro è iniziato con una porta rimasta aperta, quella della camera della figlia mai rientrata, e che desidera finisca su una porta che, invece, si apre. Che si apre al futuro e alla speranza: il futuro, chiarisce, sono i giovani, e la speranza, quella che abbiano la voglia e la forza di costruire un mondo migliore. Noi abbiamo accolto con il cuore l’invito di Gino Cecchettin, ammirato la sua capacità di trasformare il dolore in progettualità, e deciso di spalancare centinaia di porte, tante quanti sono i ragazzi che appartengono al nostro Laboratorio di scrittura permanente, “Storie condivise”.
Se “Cara Giulia” è il tentativo di un padre di conservare e rinsaldare la relazione con la figlia, seguendo e ispirandosi alle sue parole, i nostri ragazzi racconteranno una relazione che ha cambiato qualcosa di loro o della propria visione del mondo, che ha suggerito parole da tenere o da abbandonare, che ha insegnato che cosa sia la cultura, che li guidi nelle scelte future perché diventino mattoni su cui costruire un mondo nuovo, migliore. Tutti i testi scritti e grafici selezionati saranno raccolti in un volume che verrà offerto all’autore durante l’incontro a Pordenonelegge.
Nato per abbattere i confini tra scuole e ospedali, il Laboratorio “Storie condivise” ha anticipato i tempi e gli studi odierni che immaginano la medicina e le biblioteche come due facce, collaborative, della stessa medaglia tesa al benessere biopsicosociale per una società auspicabilmente più equa, responsabile e sostenibile. La lettura e la scrittura sono strumenti efficaci per superare le fragilità e le situazioni di crisi sempre più forti e diffuse tra i ragazzi e costituiscono una vera e propria terapia per quelli degli ospedali: aiutano tutti a dare una forma al proprio male, a staccarsene, acquisire consapevolezza di sé e riprogettare la propria esistenza. La possibilità di ascoltare le proprie narrazioni e quelle degli altri assume un grande valore aggiunto che rompe l'isolamento in cui cade chi soffre e, soprattutto, regala una grande gratificazione in un momento buio.
Condotto dalla biblioteca dell’Istituto Flora, gestita dalle docenti Alessandra Merighi e Sabrina Zanghi, e dall’Area giovani del Cro di Aviano, reparto dedicato alla cura dei pazienti oncologici adolescenti, comprende gli studenti degli Istituti Superiori e delle Scuole in ospedale del nostro territorio e non solo: punto di incrocio è la narrazione con cui tutti ci prendiamo cura dei nostri rispettivi ragazzi, le attività tantissime, l’evento di maggior spicco, l’incontro con l’autore, nell’ambito del Festival di Pordenonelegge.
Dal 2014 abbiamo ospitato i più importanti nomi della letteratura contemporanea, tra cui Andrea Bajani, Giuseppe Catozzella, Marco Missiroli, Alessandra Sarchi, Ester Armanino, Loreta Minutilli, Viola Ardone, Marco Balzano, Laura Pepe.
Nell’edizione 2025 ci uniremo a Gino Cecchettin e lo sosterremo a tenere viva la voce di Giulia e salda la relazione con lei, come nella tradizione del Laboratorio, da sempre impegnato a mantenere alte le voci schiacciate dalla patologia grave.