DESCRIZIONE
Il team della classe 4^G della scuola primaria di Via Beethoven dell'Istituto Comprensivo 4 di Quartu Sant'Elena ha aderito ad accogliere in classe la signora Daniela Melis dell’Associazione “Minuscola”.
Appena entrata si è presentata con delicatezza ai bambini e poi ha tirato fuori due libri: “A che pensi” e “Dentro me”. Apparentemente i due libri sembravano fini e con
le scritte adatte a bambini più piccoli, ma in realtà custodivano una grandezza e un valore immenso, che va al di là del numero di pagine. Ha letto piano e con un tono pacato e ha chiesto cosa pensassero del libro” A che pensi”. I bambini sono rimasti spiazzati perché gli adulti, in genere, pensano che i bambini non abbiano pensieri, belli o brutti che siano, oppure preoccupazioni.
È scattata la magia perché ognuno di loro ha potuto esprimere che tipo di pensieri avessero o le preoccupazioni, che molto spesso non vengono accolte dagli adulti. Io conosco i miei bambini e sapevo che si sarebbe aperto un mondo interiore ricchissimo, dal quale farsi risucchiare. Allo stesso modo è avvenuta la magia col secondo libro. “Dentro me”; ha iniziato a leggerlo e a far vedere le illustrazioni che avevano un significato profondo e non erano ciò che appariva superficialmente. Senza remore e senza vergogna i bambini hanno iniziato a interpretare e da lì sono scaturite da parte dei bambini e delle bambine le loro interpretazioni delle illustrazioni, ma più parlavano e più capivano e più capivano e più parlavano. Li ho guardati ed ho visto dei/delle piccoli/piccole grandi uomini/donne. Non erano più i bambini della 4^G, ma i cittadini del domani, gli adulti del domani che cambieranno in meglio il mondo in cui viviamo, perché i bambini sono come i fiori, hanno bisogno di cure, di luce e di amore e saranno loro il nostro futuro. I libri sono appassionanti, magici, introspettivi. Questo dovrebbe insegnare agli insegnanti che i bambini non hanno limiti, che i bambini sono persone con un cuore e un cervello pulsante. Mi sono molto emozionata perché anche io ho partecipato, seppur in silenzio, all’introspezione e ho capito tante cose che in genere possono sfuggire invece vanno catturate… È stato chiesto loro di fare un acrostico con i loro nomi, con colori e cartoncini, e il tema era ”Dentro me”. I lavori sono stati fantastici e anche i più timidi si sono lasciati andare e sono andati dentro loro, in profondità. Abbiamo fotografato ogni singolo bambino col suo acrostico e sono stati appesi.
Credo che ognuno di noi abbia scoperto qualcosa di nuovo: l’interiorità, la sconfitta e la rinascita.