La forza delle parole

Come ricorda un antichissimo proverbio, le parole possono ferire più della spada, con una forza che va oltre il piano fisico. Le parole cambiano il mondo e le persone che lo plasmano giorno dopo giorno. Con letture che riguardano temi di attualità ambientali, politici e sociali, il primo dei filoni tematici dell’edizione 2023 de Il Maggio dei Libri è quindi dedicato all’uso delle parole per interpretare, spiegare, criticare e modificare la realtà che ci circonda.

Vi proponiamo una selezione di libri divisi per fasce d’età su questo filone:

FASCIA  3-6 ANNI – Scuola dell’infanzia

 

 

 

  • D’Ottavi F., Petit C., Il potere delle parole, Pulce edizioni, 2019

«Ci sono parole che sono sassi e ci sono parole che sono fiori».

Crescere significa imparare a maneggiare bene le parole e capire quando sono state usate malamente e invece quando occorre dirle per stare vicino a qualcuno. Un albo che rende perfettamente chiaro il potere delle parole, grazie a illustrazioni allegoriche e molto chiare. Un testo diretto, delle immagini efficaci per un libro potente e necessario in contesti educativi ma anche da leggere in famiglia.

 

  • Tykhozora K., llustrazioni di Prodan O., La mia casa, Il Castoro, 2023

«La casa nel tuo cuore, la verità degli affetti e dei ricordi ti mostrerà sempre la strada. E ti guiderà sempre al luogo a cui appartieni.». Dopo che la loro casa è stata distrutta da una bomba, un bambino è in viaggio con la sua famiglia, verso un altro paese. Lungo la strada si domanda quale sia ora la sua casa: forse un rifugio, una stazione di passaggio, oppure dallo zio? Ma nell’abbraccio di mamma e papà, ricordando i momenti migliori, capisce che la tua casa è quella che porti sempre con te nel cuore.

 

  • Momenté P., Ci sarà una volta. Storie per un clima da favola, Corraini, 2021

Ci sarà una volta? racconta cosa sta succedendo al pianeta di cui come tante altre specie – fiabesche e non – siamo ospiti: per capire meglio il cambiamento climatico, e l’importanza di agire tutti insieme per un clima da favola. Queste storie vi sembreranno molto familiari: hanno per protagonisti gatti con gli stivali, pesciolini d’oro, tre orsi con tre zuppe, e sicuramente sapete già come vanno a finire… O forse no? La specialità del lupo è appostarsi nel bosco e sbucar fuori all’improvviso, ma senza alberi in giro non è più tanto semplice. Anche i quaranta ladroni sono preoccupati: se il deserto si prende tutto lo spazio, come faranno a ritrovare i preziosi bottini che hanno nascosto? A ben guardare, dagli oceani alle foreste, dal deserto ai poli, c’è qualcosa che sta costringendo tutti a cambiare le proprie abitudini. I personaggi di queste fiabe però non ci stanno: sono pronti a protestare e a riprendersi il finale giusto per la loro storia.

 

  • Popov N., Perché?, Terre di mezzo, 2022

Una rana e un topo ammirano un bellissimo fiore: entrambi lo vorrebbero tutto per sé. Un banale litigio diventa una battaglia, e poi una guerra vera e propria. Quando la polvere dell’ultimo combattimento si dirada, non resta più nulla, se non una domanda: “Perché?”. Un classico moderno capace di svelare a grandi e piccini l’insensatezza di ogni violenza.

 

  • Zanotti C., illustrazioni di Guicciardini D., Fu’ad e Jamila, Lapis, 2013

In una notte umida e fredda Fu’ad e Jamila assieme a un gruppo di uomini donne e bambini lasciano la propria casa e si mettono in viaggio. Dall’altra parte del mare, oltre l’orizzonte, li aspetta una terra dove tutto è possibile, dove le guerre non esistono e la miseria neppure. In mezzo ci sono le onde, la tempesta che fa paura, il rischio della deriva. Poi una luce squarcia il silenzio della notte… Le storie sono fatte di desideri, speranze e di sogni. Ma a volte è la vita vera che ci riserva le sorprese più grandi.

 

FASCIA 6-10 ANNI

 

 

  • Cocchella G., lauciello R., Il viaggio di Mirya, 160 p., Notes Edizioni, 2020

Mirya è una bambina in viaggio, tutta sola. Dopo la Grande Pioggia ha perso tutto e con il suo barometro da polso cerca “il sereno”. Ma dove è diretta? Sul suo cammino incerto incontrerà un permaloso Cucù di legno che abita una quercia che riesce a spostarsi. Cucù le indicherà la strada per la Locanda delle Maree, gestita da Madame Blanche che prenderà la bambina con sé. Cosa scoprirà Mirya? Perché tutti sembrano avere qualche segreto da nascondere? Nuovi amici e strani incantesimi le faranno trovare una nuova vita…

 

  • Galiano E., La società segreta dei salvaparole, 400 p., Salani, 2022

Le parole iniziano a sparire, Samu pensa che in fondo non sia poi un gran problema. Meno parole significa meno cose da studiare e finché spariscono parole come marmitta o iconoclasta per lui va benissimo! Ma cosa succederebbe se ad andarsene fossero parole come marmellata, vacanze, amicizia, amore? Samu potrebbe perdere il suo migliore amico Nico, e CERTAMENTE dovrebbe dire addio a ogni speranza di conquistare Rachele, la ragazza dai capelli corvini e i calzini spaiati che gli fa battere forte il cuore. No, è un rischio che Samu non può correre. È per questo che sceglie di diventare un Salvaparole. Ed è per questo che, con l’aiuto di una banda alquanto sgangherata, si lancerà a capofitto in un’avventura fatta di missioni clandestine, messaggi in codice e misteriosi rapimenti. L’incredibile esordio di Enrico Galiano nella narrativa per ragazzi: una storia di amicizia, coraggio e lealtà che insegna l’importanza di proteggere sempre le parole, la nostra arma di difesa più preziosa contro il male del mondo…

 

  • Pachetti F., Conoscenti G., In una notte di tempesta, 43 p., Risma, 202

Silvia e Geremia iniziano a scriversi durante una notte di fine estate, quando un temporale li sveglia. Così, per far passare il buio, i tuoni e anche un po’ di paura, provano a tenersi compagnia e raccontarsi quello che vedono e sentono. Si scrivono delle chiome degli alberi che si piegano e dei lampioni che sembrano oscillare, delle lucciole che si sono spente all’improvviso e del semaforo davanti alla finestra che si è messo a lampeggiare. Si scrivono da case molto diverse, da paesaggi del tutto differenti, da lontano, ma si tengono vicini fino a quando le foglie non smettono di arrampicarsi sulla finestra e di rincorrersi per strada, fino a quando l’amministratore del condominio non spegne l’interruttore, azzittendo l’allarme. Torna così la quiete, il sonno e il sogno che possa esistere davvero una Silvia per Geremia e un Geremia per Silvia.

 

  • Fabrizio Silei F., A. Quarello M., L’autobus di Rosa, 40 p., Orecchio Acerbo, 2013

Detroit. Henry Ford Museum. Su un autobus d’altri tempi, al centro di un grande salone, sono seduti un vecchio afroamericano e un ragazzino, il nipote. È l’autobus di Rosa Parks, quello sul quale, a Montgomery in Alabama, lei si rifiutò di cedere il posto a un bianco. La storia il vecchio la conosce bene: su quell’autobus, quel primo dicembre del 1955, c’era anche lui. E comincia a raccontare. Di quando nelle scuole c’erano classi per bianchi e neri; di quando nei locali pubblici, proprio come ai cani, era vietato l’ingresso alle persone di colore; di quegli uomini incappucciati di bianco che picchiavano, bruciavano, uccidevano. Il bambino sgrana gli occhi incredulo, il vecchio è commosso. Ma non è tanto il dolore di quei ricordi a bruciargli, quanto la memoria di quel giorno. Di quando non solo non assecondò il rifiuto di Rosa, ma di tutto fece per distoglierla. Con il sostegno di Amnesty International, una grande coedizione internazionale per raccontare ai più piccoli la donna che cambiò la storia dei neri d’America.

 

  • Vecchini S., Sualzo, La zona Rossa, 135 p., Il castoro, 2017

Matteo. Giulia. Federico. Tre ragazzi come tanti: la scuola, il calcio, i fumetti, il motorino, le famiglie che a volte sono felici e a volte no. Finché una notte cambia tutto: il terremoto arriva e si porta via le case, la sicurezza, il quotidiano. Ma quante sono le cose che cambiano? Quali sono quelle importanti, quelle che restano qualunque cosa accada? Matteo, Giulia e Federico lo capiscono a poco a poco. Nell’atmosfera sospesa del dopo terremoto, la vita continua e l’amicizia trova nuove sfide e si rafforza. Un seme fertile e tenace da cui ricominciare.

 

  • Almond D., traduzione di Iacobaci G., Il ragazzo che nuotava con i Piranha, 256 p., Salani, 2019

Come la prenderesti se all’improvviso tuo zio decidesse di trasformare la casa in una fabbrica di pesce in scatola piena zeppa di macchine rumorose e puzzolenti? Stanley ha cercato di adattarsi, perché adora gli zii che lo hanno cresciuto, ma un giorno la sua pazienza finisce e decide di abbandonare la vecchia vita e unirsi ai carrozzoni del luna park: più precisamente alla bancarella del pesca-la-papera. Lo aspetta un mondo di personaggi che si infiammano come scintille dell’autoscontro, ma dal cuore soffice come zucchero filato, magici come la luce lunare e leggendari come Pancho Pirelli, l’uomo che nuota nella vasca dei piranha. Sarà proprio lui a vedere in quel ragazzino pelle e ossa il suo successore: riuscirà Stan a… tuffarsi nel proprio destino?

 

  • Douzou O., traduzione di Quarenghi G., Buffalo Bella, 56 p., Settenove, 2017

Ci sono persone che nascono e crescono sicure della propria identità – maschile o femminile – e il loro modo di vivere e comportarsi corrisponde alle aspettative del resto del mondo. Ci sono persone, invece, che percepiscono di essere «altro» rispetto a ciò che appaiono e il loro modo di vivere più autentico e naturale non corrisponde a nessuna delle aspettative che la società ha su di loro. Questa è la storia di una bambina appassionata di cowboy, che si diverte a confondere il lui e il lei, che qualcuno chiama Annabil, parafrasando Buffalo Bill, mentre lei preferisce farsi chiamare Buffalo Bella. È un lui o una lei? Se da piccola la confusione sembra un gioco buffo, crescendo la questione diventa tutt’altro che frivola. Giocando con le rime e con le parole, Olivier Douzou e Giusi Quarenghi, che ne ha curato la traduzione italiana, narrano l’esitazione di una bambina alla ricerca della propria identità. Un libro raro, in grado di affrontare uno dei temi più spinosi e meno conosciuti della nostra epoca con delicatezza e serenità.

 

  • Baccalario P., Jàuregui E., traduzione di Orcese A., La più incredibile storia mai scritta, 160 p., Giunti Editore, 2021

Un avvenimento incredibile sconvolge il mondo dei libri: il giorno del lancio di quella che il critico Leo Gutemberg ha definito “la più incredibile storia mai scritta”, dalle pagine del libro scompare l’inchiostro. Letteralmente spariti testo e illustrazioni da tutte le copie. Saranno Alba e Diego, due fratelli appassionati lettori, a indagare su questo terribile mistero.

  

  • Scott J., illustrazioni Smith S., Io parlo come un fiume, 44 p., Orecchio Acerbo 2021

Ogni mattina al suo risveglio, la sua bocca prova parole facili e parole difficili, ma solo le iniziali si affacciano sulle labbra. Il resto delle parole si aggroviglia in gola. E quello che il bambino sa per certo è che sarà un nuovo giorno di silenzio a scuola. In fondo alla classe, spera sempre di non essere chiamato a rispondere, ma quando il maestro lo chiama a parlare, ecco che di nuovo tutto s’intreccia e la sua bocca si storce e gli occhi dei compagni che sogghignano puntati sulla sua balbuzie. E poi ecco un posto tranquillo: il corso del fiume scelto dal padre per far passare la rabbia e le lacrime. Ed è l’acqua sempre in movimento che suo padre gli mostra a fargli vedere che lui parla proprio come un fiume. Una storia illuminata e illuminante sulla potenza dell’amore, sulla capacità di superare le difficoltà, sulla bellezza della poesia.

 

  • Desnitskaya A., traduzione di Grieco L., Dove finisce il mondo, 48 p., Donzelli, 2023

Vera vive lungo il mare ai confini orientali dell’Eurasia, là “dove finisce il mondo”, ma la terra è tonda e non finisce mai; e allora cosa c’è laggiù, dall’altra parte di quel mare che si vede dalla finestra? Vera colleziona le piume di uccelli che trova sulla spiaggia; il suo libro preferito è Harry Potter e la camera dei segreti e da grande vuol fare il capitano di una nave che la porti dritta all’altro capo dell’oceano, fino in Cile. Per questo sta imparando i nodi marinai e l’alfabeto Morse… Ma più di tutto Vera vorrebbe fare amicizia, e in ogni suo gioco si cela un amico immaginario; per cercarlo, quando cala il buio, lei prende la sua torcia e va con la mamma in riva al mare a lanciare segnali verso quell’altrove sconosciuto… Lukas vive sulla sponda cilena del Pacifico, “dove finisce il mondo”, ma la terra è tonda e non ha una fine né un inizio. A Lukas piace raccogliere i fossili di ammonite sulla spiaggia e starsene sul nespolo a leggere Harry Potter e la pietra filosofale; va anche matto per gli hamburger e da grande vuol fare il paleontologo… Ma più di tutto Lukas vorrebbe fare amicizia, e mentre tira calci solitari al suo pallone sogna che a raccoglierlo ci sia un’amica immaginaria; perciò, ogni sera va in riva al mare col papà a lanciare segnali di luce con la torcia in quell’oscurità misteriosa… Poi una notte, il messaggio di Vera penetra il buio fino all’altra sponda dell’oceano – “Ciao, sono Vera” – e quello di Lukas arriva dal Cile luminoso come una stella – “Ciao, sono Lukas”.

 

  • Finlay M., illustrazioni Choi J., Coleotteri per colazione, 88 p., Camelozampa, 2022

Che ne dici di un hamburger di coleottero? Ti andrebbe di riscaldare casa tua con la cacca? Oppure di usare la muffa melmosa per trovare la strada più veloce per arrivare a scuola? O ancora di illuminare la tua camera grazie alle piante? Tutti sappiamo che il cambiamento climatico sta avendo un enorme impatto sul nostro pianeta, ma non tutti conosciamo le idee geniali, e spesso insolite, a cui lavorano gli scienziati per trovare soluzioni pratiche e creative a questo e altri problemi che minacciano la Terra. A colazione, a scuola, al parco e nella fattoria, scopri come potresti applicare alcune di queste invenzioni bizzarre e intelligenti alla tua vita quotidiana. Divertiti a vedere come potrebbe cambiare la nostra vita grazie alle tecnologie futuristiche per salvare il pianeta.

 

  • Colombo G., traduzione di Casarini A., illustrazioni S. Paravicini, La bambina tutta verde, 88 p., Salani, 2019

Questa è la storia di una bambina tutta verde, che vive in una casa tutta verde, ha giocattoli e vestiti tutti verdi, mangia addirittura cibi tutti verdi. È felice in questo piccolo universo a un colore, così come hanno deciso i suoi genitori, convinti che il verde sia il colore più bello del mondo. Ma quando la bambina inizia la scuola scopre intorno a sé una realtà tutta nuova e coloratissima. Come convincere la mamma e il papà che il rosso, il giallo, il blu non sono una minaccia ma una bellissima alternativa da avvicinare al verde?
Gherardo Colombo affronta con delicatezza tematiche a lui care: il senso di giustizia, l’inclusione, l’accettazione della diversità in un mondo in cui essere differenti è bello. In questo libro saranno i bambini a portare il colore nella vita degli adulti che hanno perso il potere dell’immaginazione. Per dare a tutti, grandi e piccoli, il coraggio di aprirsi al mondo, e capire che «se tutti fossimo dello stesso, identico colore ci mancherebbe la vivacità della vita».

 

  • Watanabe I., Migranti, 40 p., Logos, 2020

In un bosco, di notte, un gruppo di animali si mette in viaggio con qualche valigia e pochi oggetti personali, il minimo indispensabile. Una figura solitaria e malinconica li segue da lontano, l’unica che abbia fattezze umane. Gli animali accettano la sua presenza gentile e nella segretezza della notte procedono sul loro cammino. Quando si fermano per riposarsi ripetono i gesti quotidiani di quando erano ancora a casa. Poi l’arrivo al confine e la corsa verso una barca che li porterà ancora più lontano. La speranza che li sostiene, il pericolo che si profila. La figura solitaria è sempre con loro, pronta ad accogliere coloro che non ce la fanno tra le sue braccia benevole… Con una forza straordinaria, le immagini di questo albo senza parole raccontano una storia che si ripete tutti i giorni: le fatiche del viaggio, i pericoli e le incertezze che milioni di persone ogni giorno sono costrette ad affrontare per inseguire la speranza di una vita migliore. Una narrazione senza eufemismi, che con estrema poesia e delicatezza vuole incoraggiarci a provare empatia e mostrare solidarietà. Guerra, frontiere, esodo, diritti umani… sono le parole che leggiamo sulla quarta di copertina, le parole che usiamo quotidianamente per parlare di migrazioni e che troppo spesso si perdono in mille discorsi e nel silenzio di chi potrebbe fare qualcosa.

 

FASCIA 11-13 ANNI

 

 

  • Piumini R., Non fare la femminuccia! Abbasso gli stereotipi di genere, 96 p., Manni, 2021

Roberto Piumini racconta cos’è la discriminazione di genere con storie lievi e divertenti, ponendo le questioni attraverso le lettere dei bambini e sradicando i luoghi comuni grazie alle risposte della maestra Giovanna. Un libro che può accompagnare i ragazzi in un percorso individuale, per riconoscere le trappole degli stereotipi, e anche gli adulti che vogliano affrontare questi temi a casa o a scuola.

 

  • El Nasif A., Sulla nostra pelle. Un libro contro la violenza sulle donne, 122 p., Piemme, 2022

Amani El Nasif prende spunto dalla sua storia di adolescente italiana riportata in Siria per essere sposata contro la sua volontà, per allargare il campo e raccontare le violenze a cui le donne vengono sottoposte tutt’ora nel nostro, sulla carta, evoluto paese. Violenza verbale, psicologica, fisica ed economica, tutti questi aspetti vengono trattati in questo libro intenso, scritto da chi l’ha letteralmente vissuto sulla propria pelle.

 

  • Teller J. – traduzione di D’Avino M. V. , Immagina di essere in guerra, 64 p., Feltrinelli economica ragazzi, 2022

Con un linguaggio di assoluta limpidezza e semplicità, Janne Teller rende percepibile l’orrore della guerra, dell’esilio e dell’emarginazione e che cosa significa sopravvivere in una terra lontana e straniera. Un testo dedicato ai ragazzi, importante per suscitare nelle nuove generazioni una riflessione seria su un tema di grande attualità e perfetto per lo sviluppo di laboratori nelle scuole.

 

  • Jacomella G., Dodici parole. storie e pensieri di donne straordinarie per diventare ciò che vuoi essere, 144 p., Feltrinelli, 2019

Scientifica, appassionata, femminista, competitiva, rivoluzionaria, femminile, sensibile, sognatrice, disciplinata, creativa, tosta, gentile: dodici parole, dodici aggettivi attorno ai quali sono organizzati pensieri, consigli e riflessioni di donne straordinarie. Questo libro è per tutte le ragazze che vogliono “farcela”, qualsiasi significato si voglia dare a questa espressione, restando sé stesse e trasformando quello che gli altri vedono come un limite nel trampolino di lancio per spiccare il volo.

 

 

  • Coccia A., Maicol & Mirco, Chi ha rubato la marmellata? Impariamo a verificare le informazioni, 176 p., Corraini, 202

Guidati dal giornalista Andrea Coccia e dai fumetti di Maicol & Mirco, con un approccio chiaro e divertente, ma sempre rigoroso, questo libro – a metà strada tra un manuale e un fumetto – offre esercizi, esempi e dati per cominciare a orientarsi nel caotico mondo della comunicazione e dell’informazione. Un invito a verificare, indagare, osservare con sguardo attento la realtà che ci circonda e il modo in cui viene raccontata.

 

  • Cubeddu C., Taddia F., Penso, parlo, posto. Breve guida alla comunicazione non ostile, 159 p., Il castoro, 2019

Come comunicare in modo non violento nelle comunità virtuali ma anche nella vita quotidiana, facendo attenzione a parole e atteggiamenti per non venir meno al rispetto per gli altri. Con il Manifesto della comunicazione non ostile in 10 punti, a ciascuno dei quali è intitolato un paragrafo, con numerose indicazioni, spunti di riflessione e consigli pratici, oltre a domande al lettore per verificarne il punto di vista, illustrazioni e vignette in bianco e nero del fumettista Gud.

 

  • Marcolongo A., Alla fonte delle parole. 99 etimologie che ci parlano di noi, 304 p., Mondadori, 2021

Andrea Marcolongo ha scelto le sue personali 99 parole. E di ognuna di esse, con eleganza e leggerezza e al tempo stesso infinita cura, ricostruisce il viaggio. Ma come ci si prende cura delle parole? Innanzitutto riappropriandoci della storia, seguendo il viaggio che un termine ha percorso per arrivare fino a noi. Tutt’altro che sterile e fine a sé stessa è dunque l’arte di ricostruire le etimologie. È lente per mettere a fuoco chi siamo stati, chi siamo. E chi vogliamo essere.

 

  • Bola J.J. – traduzione di Valente F., Giù la maschera. Essere maschi oggi, 192 p., Einaudi, 2020

Un ragazzo inglese di famiglia immigrata, ottimo giocatore di basket, bravo studente, cresciuto tra fratelli e amici, convinto di essere sereno e felice, si vede calare davanti all’improvviso il buio dell’incomprensione, del disagio, della solitudine. Perché? La risposta a questa domanda è il punto di partenza del libro: perché il disagio maschile oggi è diffuso e ha molteplici forme. Per riflettere insieme sui modelli e ruoli sbagliati imposti dalla società.

 

  • Cima L., La voce di carta, 192 p., Mondadori, 2020

È una sera di ottobre di fine Ottocento, quando a Marianna, con poche, asciutte, parole viene annunciato che dovrà lasciare la dura vita di campagna per andare a lavorare in una cartiera a Lecco. Nella sua famiglia la zia Ada si era avventurata nel mondo, ma non per obbedire alla volontà paterna, al contrario, per seguire sogni e ideali incomprensibili a un mondo fortemente legato alle tradizioni. Tenendo a mente proprio quell’esempio di donna battagliera e coraggiosa, tra stracci e nuvole di carta, Marianna si lancia nella sua nuova vita, affrontando paure e pregiudizi. Sostenuta e incoraggiata da donne esemplari, che intuiscono il suo desiderio di conoscere e che condividono con lei il loro sapere, Marianna s’impadronisce dell’unico vero strumento che la renderà una ragazza libera: la parola.

 

  • Vons G., Olmos R., Grindadráp, 48 p., Logos, 2019

Grindadráp è il giorno della caccia alle balene alle Isole Faroe, un giorno che un tempo offriva il necessario sostentamento ai pescatori e le loro famiglie e che oggi sopravvive solo come tradizione. La carne dei globicefali, infatti, non viene più consumata a causa dei rifiuti e delle sostanze tossiche riversati negli oceani che queste balene assimilano mangiando il pesce. Ogni anno vengono uccisi un migliaio di globicefali e altri cetacei solo per mantenere viva un’antica tradizione e ogni anno Sea Shepherd viaggia alle Isole Faroe per fotografare e testimoniare la carneficina al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale. Importante testimonianza, con le suggestive immagini a tinte vive di Roger Olmos, artista vegano e animalista, che da anni promuove attraverso le sue opere il rispetto per l’ambiente e per tutte le creature della terra.

 

  • Caselli G., Le parole contro la mafia, 166 p., Piemme, 2022

Che cos’è la mafia? Come agisce? Cambia nome a seconda del luogo: Cosa nostra, Camorra, ‘Ndrangheta. Ha dei capi e tante giovani leve. Semina violenza: dalle faide alle stragi. Si infiltra nel mondo politico-economico, vive grazie alle estorsioni, miete vittime innocenti… A trent’anni dagli attentati a Falcone e Borsellino, Gian Carlo Caselli e Guido Lo Forte – che dei due magistrati eroi hanno raccolto l’eredità – ci raccontano attraverso una serie di parole chiave (da Antimafia a Zero Mafia, passando per Boss, Legalità, Maxiprocesso, New York, Omertà, Pentiti, Pizzo e molte altre) la storia della mafia e dei suoi protagonisti.

 

  • Leogrande A., La frontiera raccontata ai ragazzi che sognano un mondo senza frontiere, 144 p., Feltrinelli, 2021

Le voci di chi ha attraversato la frontiera, raccolte da Alessandro Leogrande e riproposte da Nadia Terranova in un’edizione per ragazzi. Alì, che riesce a salpare da Tripoli un anno e mezzo dopo aver lasciato il suo villaggio nel Darfur, Hamid, che a tredici anni è stato uno dei pochi sopravvissuti al naufragio del 6 maggio 2011 sulle coste libiche, Abdel, baby scafista che si è imbarcato convinto di andare a pescare. E insieme a loro molti altri. Sono i racconti della Frontiera. Di viaggi, di guerre, di naufragi e di tutto ciò che sembra accadere lontano da noi e che ci riguarda invece molto da vicino.

 

  • Aristarco D., Piccolo dizionario della politica, 176 p., Einaudi Ragazzi, 2021

Un dizionario per scoprire il significato di parole come referendum, coalizione, Destra e Sinistra… e per cominciare a orientarsi nel mondo della Politica. Uno strumento utile ai docenti e agli adulti per accompagnare i giovani in questo percorso.

 

FASCIA +14 ANNI

 

 

  • Galiano E., Scuola di felicità per eterni ripetenti, Garzanti, 2022

 Enrico Galiano ci porta a scuola di felicità. Una scuola in cui le lezioni sono piccole e grandi allo stesso tempo – sull’amore, il coraggio, la libertà – e impartite non da chi siede dietro la cattedra, ma dai ragazzi stessi. Dopo L’arte di sbagliare alla grande, Enrico Galiano torna con un saggio che è come una giornata di sole dopo mesi di pioggia. Ci fa entrare nella sua classe ad ascoltare le voci e le storie di ragazze e ragazzi, e ci trasmette un’inaspettata leggerezza e una voglia improvvisa di cominciare a vivere davvero.

 

  • Roccio S., La natura non ha copyright, Beisler, 2022

Come può il martin pescatore aiutarci nella progettazione di treni supersonici? Come un coleottero ci consente di coltivare verdure nel deserto? Come può il ragno ispirare la produzione di materiali antibatterici? Come riesce un seme ad aumentare la resa delle turbine a vento? Questa è la biomimesi, la scienza della nuova Era e del Cambiamento. “Mimando” i meccanismi che governano la natura, l’uomo cerca le soluzioni ai bisogni e alle necessità di questo nostro tempo. Le applicazioni di questo principio sono numerose e soprendenti9, fin dalle prime invenzioni del genio di Leonardo da Vinci.

 

  • Hancock J. – traduzione di Fontanella L., MacAree F., Consenso, possiamo parlarne? Un libro su scelte, mutuo accordo e volontà, Settenove, 2022

Il consenso è qualcosa di più di un sì o un no. Vuol dire scegliere. Decidere con la propria testa e riconoscere l’incredibile potere che possiamo esprimere attraverso ogni nostra scelta. Consenso è domandarsi cosa vogliamo nella vita e aiutare anche le altre persone a essere più consapevoli del proprio potere e della capacità di ogni persona di decidere per sé. Consenso vuol dire libertà. Possiamo parlarne? In questa guida, l’autore ci spiega tutto sul consenso, dalla scelta di una pizza a quella di un saluto che non ci faccia risultare invadenti, al modo per dare e avere più opzioni di scelta nelle nostre relazioni affettive e sessuali.

 

  • Scego I., Il domani narrato dalle voci di oggi, Effequ, 2019

Undici autrici afro-italiane raccontano di futuro, generazioni e radici. Un’antologia alla ricerca di una nuova lingua, di nuove idee, di prospettive forti, differenti e inesplorate. Un’antologia che parte da dove viviamo, l’Italia, e guarda altrove. Un libro che vuole marcare un passo verso il domani, narrandolo, inventandolo, osservando il presente e il passato.

 

  • Diamond J. – traduzione di Civalleri L., Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni, Einaudi, 2014

Perché gli europei hanno assoggettato gran parte degli altri popoli? Secondo Diamond le diversità culturali affondano le loro radici in diversità geografiche, ecologiche e territoriali sostanzialmente legate al caso. Diamond riesce a condurre questo “tour de force” storico-culturale con sorprendente maestria, affiancando aneddoti personali a racconti drammatici o a spiegazioni di complesse teorie biologiche, che affronta con abilità di divulgatore.

 

  • Chomsky N., Moro A. – traduzione di Greco M. P., I segreti delle parole, La nave di Teseo, 2022

In questa breve storia della relazione tra parole e cervello, incontrando Cartesio, Galileo, Newton e Turing, esploreremo i confini di Babele, verificheremo quanto è rischioso immaginare lingue perfette e metteremo alla prova l’euforia sull’intelligenza artificiale. Per scoprire, infine, che le parole sono importanti perché parlano di noi, e come noi hanno proprietà sorprendenti, talvolta nascoste come segreti molto ben custoditi.

 

  • Mercalli L., Non c’è più tempo. Come reagire agli allarmi ambientali, Einaudi, 2018

Mercalli propone un compendio di riflessioni, prendendo lezioni di metodo e di vita da Primo Levi. Siamo un pezzo di natura, lo dice la scienza ecologica, e se la natura si degrada anche noi facciamo la stessa fine.

 

  • Fassin D. – traduzione di Alunni L., Le vite ineguali. Quanto vale la vita di un essere umano, Feltrinelli, 2019

Attraverso i risultati di una ricerca condotta in tre continenti, Didier Fassin analizza e articola tra di loro tre concetti: forme di vita, etiche della vita e politiche della vita. La scommessa è uscire dall’astrazione per tentare una verifica empirica e rivelare qualcosa di concreto, capace di interrogare le società contemporanee. Dalla condizione dei nomadi forzati – che li si chiami rifugiati, migranti, richiedenti asilo o stranieri irregolari – al calcolo delle indennità per gli incidenti, che convertono la vita nel suo valore monetario, Fassin getta luce sulle modalità allarmanti che oggi regolano il trattamento degli esseri umani e dimostra così che non tutte le vite hanno lo stesso valore. Una volta assemblati i tasselli di questa composizione antropologica, come in un puzzle, appare un’immagine: quella inquietante delle vite ineguali.

 

  • Esposito La Rossa R., Assenti senza giustificazione, Einaudi Ragazzi, 2020

È il primo giorno di scuola per il professor Ruoppolo, assegnato a un istituto del rione napoletano Siberia. Entra in classe e si stupisce di trovarla vuota. Sulla cattedra ci sono il registro con i nomi dei ventidue assenti e, accanto, una pila di fogli. Ruoppolo prende quei fogli e, domandandosi dove siano finiti gli alunni, inizia a leggere. E trova le risposte: quelli sono temi scolastici scritti da bambine e bambini, ragazze e ragazzi vittime innocenti delle mafie, massacrati o costretti ad assistere ai crimini più efferati; sono storie terribilmente vere in cui l’insegnante incontrerà il volto osceno della criminalità organizzata: orbite vuote, incapaci di vedere l’innocenza – talvolta perfino quella in fondo agli occhi dei propri figli. E forse, in fondo al vaso di Pandora di un Paese assente a sé stesso, il professore troverà anche il senso più autentico del proprio mestiere.

 

  • Strada G., Una persona alla volta, Feltrinelli, 2022

«Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non c’erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. Fa il dutur l’è minga un laurà, diceva mia madre, l’è una missiùn. Un’esagerazione? Non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica.» Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. In fondo, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule dell’Università di Medicina e al Policlinico Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l’ha portato lontanissimo. Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell’umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l’esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. Poi nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio. Emergency arriva in Iraq, in Cambogia e in Afghanistan, dove ad Anabah, nella Valle del Panshir, viene realizzato il primo Centro chirurgico per vittime di guerra. Questo libro racconta l’emozione e il dolore, la fatica e l’amore di una grande avventura di vita, che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime e che è diventata di per sé stessa una provocazione. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l’abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.

 

  • Puleo A., Ceci F., Possiamo essere tutto, Tunué, 2020

Realizzato in collaborazione con Amnesty International, il graphic novel racconta la storia della famiglia Fares, di origine marocchina e di religione islamica, ormai trasferita in Italia da molti anni. Ne fanno parte il padre Salim, la madre Nur, le figlie Raja e Amal e il figlio minore Hadi, l’unico ad essere nato a Roma. Le due sorelle Raja e Amal vivono sul filo continuo e instabile dell’equilibrio tra i due mondi. Raja ha ventidue anni e sogna di aprire una libreria tutta sua. Amal ha diciassette anni, ha deciso di portare il velo e ama il teatro e l’arte moderna. Hadi ha undici anni e ancora non sa che non basta nascere in un paese per esserne cittadino. I tre fratelli, insieme ai genitori immigrati dal Marocco a Roma quindici anni prima, vivono in equilibrio tra le due culture, quella di origine marocchina e quella di crescita italiana, in bilico tra la religione familiare e la libera scelta, sospesi tra ciò che la società si aspetta da loro e ciò che loro sentono di essere, a cavallo tra un’identità a metà e molteplice allo stesso tempo.

 

  • Eco U., Carrière J.C. – traduzione di Lorusso A. M., Non sperate di liberarvi dei libri, La nave di Teseo, 2017

La gaia scienza: raramente l’espressione nietzschiana è stata così azzeccata per un libro… un libro sui libri! Dal papiro ai supporti elettronici, percorriamo duemila anni di storia del libro attraverso una discussione contemporaneamente erudita e divertente, colta e personale, filosofica e aneddotica, curiosa e gustosa. Passiamo attraverso tempi diversi e diversi luoghi; incontriamo persone reali insieme a personaggi inventati; vi troviamo l’elogio della stupidità, l’analisi della passione del collezionista, le ragioni per cui una certa epoca genera capolavori, il modo in cui funzionano la memoria e la classificazione di una biblioteca. Veniamo a sapere perché «i polli ci hanno messo un secolo per imparare a non attraversare la strada» e perché «la nostra conoscenza del passato è dovuta a dei cretini, degli imbecilli o degli avversari». Insomma, godiamo della “furia letteraria” di due appassionati che ci trascinano nella loro folle girandola in cui ogni giro sorprende, distrae, insegna. In questi tempi di oscurantismo galoppante, forse è il più bell’omaggio che si possa fare alla cultura e l’antidoto più efficace al disincanto.

 

ADULTI

 

 

  • Mancuso S., La nazione delle piante, Laterza, 2019

Finalmente la Nazione delle Piante, la più importante, diffusa e potente nazione della Terra, prende la parola. «Immaginare una costituzione scritta dalle piante, cui io presto l’opera di tramite con il nostro mondo, è l’esercizio giocoso dal quale nascono le pagine del mio libro. «In nome della mia ormai pluridecennale consuetudine con le piante, ho immaginato che queste care compagne di viaggio, come genitori premurosi, dopo averci reso possibile vivere, vengano a soccorrerci osservando la nostra incapacità a garantirci la sopravvivenza. Come? Suggerendoci una vera e propria costituzione su cui costruire il nostro futuro di esseri rispettosi della Terra e degli altri esseri viventi. Sono otto gli articoli della costituzione della Nazione delle Piante, come otto sono i fondamentali pilastri su cui si regge la vita delle piante, e dunque la vita degli esseri viventi tutti.»

 

  • Affinati E., Gatto M. I meccanismi dell’odio, Mondadori, 2020

In che modo la dimensione digitale amplifica il razzismo? Perché le disuguaglianze sociali, ancora più evidenti dopo la pandemia, hanno riacceso i fuochi dell’America? Quali possono essere le nostre responsabilità di fronte allo scatenarsi della violenza contro gli immigrati?

Sono solo alcune delle domande che si pongono Eraldo Affinati e Marco Gatto in questo animato dialogo sulla crisi socioculturale che ha travolto l’Occidente negli ultimi vent’anni. I due interlocutori, che pur appartenendo a generazioni diverse sono legati da una profonda sintonia pedagogica e dall’esperienza didattica della Penny Wirton, mostrano come una riflessione sul razzismo iniziata già prima del Covid-19 risulti cruciale per analizzare il crescente consenso internazionale ottenuto dalle correnti sovraniste, che si nutrono delle disparità causate dal trionfo del consumismo, della cultura narcisistica e della rivoluzione tecnologica.

 

  • Gancitano M., Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza, Einaudi, 2022

La bellezza oggi è qualcosa di ben preciso a cui adeguarsi: un certo modo di vestire, di mangiare, di parlare, di camminare. Non si tratta di una questione puramente estetica, ma di una tecnica politica di esercizio del potere. In altre parole, di una gabbia dorata in cui non ci rendiamo conto di essere rinchiusi. L’idea che la bellezza sia qualcosa di oggettivo e naturale è una superstizione moderna. Infatti non è mai esistita un’epoca in cui non convivessero estetiche e sensibilità diverse. Il culto della bellezza è diventato una prigione solo di recente: quando le coercizioni materiali verso le donne hanno iniziato ad allentarsi, il canone estetico nei confronti del loro aspetto è diventato rigido e asfissiante, spingendole alla ricerca di una perfezione irraggiungibile.  Ripensare la bellezza al di là dell’indottrinamento e del consumo significa coglierla come percorso di fioritura personale, lontano da qualunque tipo di condizionamento esterno. In questo libro Maura Gancitano ci fa vedere come le scoperte della filosofia, dell’antropologia, della psicologia sociale e della scienza dei dati possano distruggere un’illusione che ci impedisce ancora di ascoltare e seguire i nostri autentici desideri e di vivere liberamente i nostri corpi.

 

  • Strada G., Una persona alla volta, Feltrinelli, 2022

«Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. In fondo, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule dell’Università di Medicina e al Policlinico Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l’ha portato lontanissimo. Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell’umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l’esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. Poi nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio. Emergency arriva in Iraq, in Cambogia e in Afghanistan. Questo libro racconta l’emozione e il dolore, la fatica e l’amore di una grande avventura di vita, che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime e che è diventata di per sé stessa una provocazione. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l’abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.

 

  • Safran Foer J., traduzione di Piccinini I. A., Possiamo salvare il mondo prima di cena. Perché il clima siamo noi, Feltrinelli, 2022

Qualcuno si ostina a liquidare i cambiamenti climatici come fake news, ma la gran parte di noi è ben consapevole che se non modifichiamo radicalmente le nostre abitudini l’umanità andrà incontro al rischio dell’estinzione di massa. Lo sappiamo, eppure non riusciamo a crederci. E di conseguenza non riusciamo ad agire. Il problema è che l’emergenza ambientale non è una storia facile da raccontare e, soprattutto, non è una buona storia: non spaventa, non affascina, non coinvolge abbastanza da indurci a cambiare la nostra vita. Per questo rimaniamo indifferenti, o paralizzati E quali sono le rinunce necessarie, adesso, per salvare un mondo ormai trasformato in una immensa fattoria a cielo aperto? Nel suo nuovo libro, Jonathan Safran Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche.

 

  • Bazzi J., Febbre, Fandango libri, 2019

Jonathan ha 31 anni nel 2016, un giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via, una febbretta, costante, spossante, che lo ghiaccia quando esce, lo fa sudare di notte quasi nelle vene avesse acqua invece che sangue. Aspetta un mese, due, cerca di capire, fa analisi. La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test dell’HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo, non sta morendo, quasi è sollevato. A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l’autore ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano – o Rozzangeles –, il Bronx del Sud (di Milano), dai cui confini nessuno esce mai, nessuno studia, al massimo si fanno figli, si spaccia, si fa qualche furto e nel peggiore dei casi si muore. Figlio di genitori ragazzini che presto si separano, allevato da due coppie di nonni, cerca la sua personale via di salvezza e di riscatto, dalla predestinazione della periferia, dalla balbuzie, da tutte le cose sbagliate che incarna (colto, emotivo, omosessuale, ironico) e che lo rendono diverso.

 

  • De Beauvoir S., traduzione di Dridso V., Garufi B., Nencini Baranelli V., Quando tutte le donne del mondo, Einaudi, 2019

«Penso che il femminismo sia una causa comune per l’uomo e per la donna, e che gli uomini riusciranno a vivere in un mondo più equo, meglio organizzato, un mondo più valido, soltanto quando le donne avranno uno status più equo e valido; la conquista dell’uguaglianza li riguarda entrambi.» Famiglia, contraccezione, amore, aborto, violenza: attraverso articoli, interviste, note, Simone de Beauvoir affronta senza reticenze la condizione della donna e invita uomini e donne a considerare la vera uguaglianza dei sessi una conquista necessaria al progresso della società. Pubblicato in Italia nel 1982, le pagine militanti di questo libro conservano una straordinaria e bruciante attualità, soprattutto oggi che alcuni diritti civili, conseguiti grazie alle lotte del movimento femminista, vengono messi in discussione da certi ambienti politici e confessionali.

 

  • Rampini F., Il lungo inverno, Mondadori, 2022

Guerra e shock energetico. Cambiamento climatico. Squilibri demografici e pressioni migratorie. Ricatti alimentari. Non è facile distinguere fra crisi vere e false Apocalissi annunciate da profeti interessati a gettarci nel terrore. Siamo entrati in un’era segnata dalla scarsità. Ci sentiamo assediati da ogni sorta di penuria. Mancano l’energia e spesso anche l’acqua. Alimenti essenziali costano più cari. Troppe aziende lamentano di non trovare lavoratori. Sullo sfondo c’è la decrescita della popolazione, che non risparmia la Cina. Con l’inflazione e il rialzo dei tassi diventa più rara e costosa la moneta. Quanto è reale, quanto è «fisica», oggettiva e palpabile, la scarsità in ciascuno di questi aspetti? Quanto è invece fabbricata, artefatta, il risultato di comportamenti e scelte politiche sbagliati? È irreversibile? O invece è un fenomeno temporaneo da cui usciremo come guarimmo da altre crisi? Il trauma, cominciato con la pandemia e aggravato dalla guerra in Ucraina, sarà solo l’inizio di una fase storica segnata da ristrettezze, sacrifici, razionamenti e tagli su tutto?

 

  • Koshravi S., traduzione di Cantoni E., Io sono confine, Eleuthera, 2019

Questa ricerca etnografica condotta da un antropologo iraniano sulla natura non solo fisica ma anche immaginaria dei confini prende le mosse da un’esperienza di migrazione illegale vissuta in prima persona. Così l’auto-narrazione si coniuga alla scrittura etnografica in un’indagine a tutto campo sull’attuale regime delle frontiere e sui concetti chiave di cittadinanza, Stato-nazione, diritti, disuguaglianza. Nell’investigare quel «feticismo dei confini» che contrassegna la nostra epoca, Khosravi si muove nel tempo e nello spazio, mettendo insieme le riflessioni sul tema di autori come Kafka, Benjamin e Arendt con l’analisi dei flussi migratori in atto, o meglio dei suoi protagonisti clandestini, trafficanti di esseri umani compresi. Ed è proprio questo inedito «sguardo illegale» che consente di mettere a nudo le retoriche delle democrazie occidentali insieme al perverso sfruttamento planetario dei migranti, trasformando questa ricerca sul campo in una vera e propria cartografia etica e politica del mondo contemporaneo.

 

  • Noam Chomsky N., Herman, traduzione di Rini S., La fabbrica del consenso. La politica e i mass media, Il Saggiatore, 2014

In un paese democratico l’indipendenza e la libertà di espressione dovrebbero essere le qualità portanti dei giornali e di tutti i media. La realtà è però un’altra: sono le forze politiche ed economiche a decidere quali notizie dovranno raggiungere il pubblico, e in che modo. Noam Chomsky e Edward S. Herman svelano come, grazie alla manipolazione delle notizie, l’opinione pubblica viene spinta a sostenere determinati interessi e punti di vista. La fabbrica del consenso offre un’analisi precisa su quanto siano veramente strumentalizzati i media e fornisce la chiave per interpretarne i messaggi.

 

  • Gottschall J., traduzione di Olivero G. M., L’istinto di narrare. Come le storie ci hanno reso umani, Bollati e Boringhieri, 2018

«Le storie sono il collante della vita sociale umana, definiscono i gruppi e li tengono saldamente uniti. Viviamo nell’isola che non c’è perché non possiamo farne a meno. Siamo l’animale che racconta storie.»
L’uomo passa più tempo immerso in un universo di finzione che nel mondo reale. Nessun altro animale dipende dalla narrazione quanto l’essere umano, lo «storytelling animal». Questo strano comportamento, che ci porta a mettere al centro della nostra esistenza cose che non esistono, è innato e antichissimo. Ma a che scopo? Jonathan Gottschall studia la narrazione da molti punti di vista e si muove tra biologia, psicologia, neuroscienze e letteratura.